sabato 1 agosto 2015

Inizia qui il mio "Diario di una Creativa"

Bene, bene.....
oggi ho deciso di cominciare una cosa nuova... una cosa in più, che si aggiunge alle tantissime cose che faccio.

Non so perchè ho questa continua necessità di aggiungere carne al fuoco, ma proprio non posso farne a meno.

Non sono una che rimanda.

Quando mi viene un'idea, quando mi nasce la voglia di fare, quando desidero ottenere qualcosa, devo farlo subito, non posso proprio evitarlo. Il problema nasce quando tutte queste cose le devo portare avanti in parallelo. Ma ormai sono abituata.

Chiamatemi MULTITASKING!

Ed eccomi qui con un nuovo progetto: fare di nuovo vivere il mio blog.

Ho aperto questo blog nel 2010, quando ho deciso di pubblicizzare la mia attività, per vendere i miei Angeli di Pezza. Poi con l'avvento di Facebook, ho pian piano abbandonato il blog per trasferire tutte le informazioni sul Social Network.

Ora utilizzo altri mezzi per fare pubblicità alla mia attività, quindi ho deciso di usare il blog per raccontarvi la mia storia. Del resto è proprio per questo che nascono i blog, per parlare di noi al mondo, come in un diario, una sorta di biografia dinamica, che si costruisce giorno per giorno, che parla del presente, ma si volta anche indietro a guardare il passato come in un flashback e si affaccia sui sogni che costruiranno il futuro.

Come primo post di questo viaggio vorrei ricordare l'anno in cui ho cominciato a cucire sempre più spesso.....

Voi sapete che la creatività mi accompagna da quando sono bambina. Mi sono sempre divertita utilizzando davvero tante tecniche, dal pongo dell'asilo, ai collage delle elementari, dal lavoro a maglia con la nonna, al cucito con mamma e zia, dalle candele col papà, alla pittura, ecc.

Ma nel 2005, praticamente 10 anni fa, ero nell'età in cui una donna pensa che, se non si dà una mossa, poi sarà troppo tardi per avere un bambino e quindi il mio progetto del momento era proprio quello di mettere in cantiere un bel marmocchio. Ancora prima di fare il bambino, decisi di cominciare a lavorare alla sua copertina. Ero proprio alle prime armi con il patchwork e ho lavorato senza gli strumenti adatti e senza una vera formazione.

Infatti facevo le cose più assurde e adesso mi viene da ridere se penso a quello che potrebbero dirmi tante mie colleghe super esperte, nel vedere quanto vi sto per mostrare.

Non mi è mai interessato dover dimostrare la mia bravura, ma, anzi, ho sempre cercato di mostrarmi per quella che sono, una persona come tutti, che sbaglia e rifà, che prova e fallisce e riprova e poi riesce, con le mie imperfezioni e lacune. Perchè nessuno "NASCE IMPARATO"!

L'importante è non arrendersi mai e trovare sempre una strada per riuscire, anche se non è quella convenzionale.

E dopo questa premessa eccomi in una delle mie foto di repertorio, in cui, una sera d'inverno, senza plancia e cutter e trovandomi a corto di una buona forbice da stoffa, ho deciso di tagliare i triangoli così....





Sì, avete visto bene, sto usando un cutter comprato in ferramenta! Ahahahahah! Roba da ricevere una multa dall'associazione dei Puristi del Patchwork per "azione illegale", con conseguente radiazione dall'albo.

Ma alla fine la mia copertina non è venuta male! L'importante è il risultato.

Non posto la foto del lavoro perchè quel quilt è molto personale. Purtroppo la mia gravidanza non è andata bene e insieme alla trapuntina ho messo nell'armadio anche l'idea di diventare mamma.

I mesi successivi sono stati difficili e, forse proprio per quello, ho cercato di distrarmi con il cucito. E da allora non ho più smesso.

Credo che il cucito non sia solo un hobby, ma una vera terapia.

Ricevo spesso messaggi da tutti voi, in cui mi raccontate come il cucito vi sia stato di aiuto, in momenti particolari della vostra vita.

Da chi è malato di cancro e mentre cuce a volte non sente il dolore e si dimentica di prendere le medicine, a chi ha perso un figlio e grazie al cucito trova il modo per distrarre la mente dai brutti pensieri. C'è chi mi scrive per ringraziarmi perchè ha cominciato a cucire grazie ai miei tutorial e, dopo aver perso il lavoro, riesce a guadagnare qualcosina facendo i mercatini.

Ma soprattutto c'è tanta gente sola, che passa i pomeriggi in casa e le giornate sono più allegre se trascorse con un po' di musica e un bel progetto tutto da cucire.

Ecco perchè quando parlo di cucito io mi emoziono sempre... perchè ogni volta, dietro ad un progetto, alla realizzazione di una rivista, all'organizzazione di una fiera, alla vendita di una macchina, alla creazione di una collezione di tessuti e anche ad un tutorial in televisione, io vedo le persone e le loro fragilità.

Se tutto quello che faccio può portare un sorriso, un momento di gioia e soddisfazione, un modo per stare insieme, allora non sento la fatica di tante ore di lavoro, dei week end trascorsi a lavorare invece che andare al mare, come questo sabato sera in cui non vorrei essere in un altro posto, se non qui e ora, a parlarvi di questo.

Il percorso che ho fatto per arrivare dove sono adesso è stato davvero molto intenso e, se vi fa piacere, ve lo racconterò, qui in questo blog.

Quindi non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima puntata!!!!


Buona serata a tutti voi, dovunque voi siate!